lunedì 29 novembre 2010

Contest "Un Celiaco a cena ": ecco il Menu!

Quando ho visto il contest ideato da Simonetta del blog Glu.Fri, che prevede di creare un menu ad hoc per una persona celiaca, ho iniziato a rimuginare, infatti, lo sapete son molto sensibile al tema della celiachia, benché io non lo sia...rimugina che ti rimugina è uscito questo menu, le ricette son tutte create apposta...spero che il mio tanto pensare abbia dato dei frutti adeguati!!!

Ho pensato di fare un' Insalata Invernale allo speck  in cialdina di grana  come entrée, come piatto principale delle crepes radicchio e taleggio e come dessert un gattò di ricotta con light curd all'arancia. Passerò ora a descrivere nel dettaglio tutte le ricette!

INSALATA INVERNALE ALLO SPECK IN CIALDINA DI GRANA 

Ingredienti (per 1 pers.):

una manciata di insalatina mista da taglio ( lollo rossa e verde, rucola, romana spinacio baby),
1/4 di mela con la buccia, io ho utilizzato la renetta, ma usate la vostra preferita,
3 o 4 fette di speck,
1 gheriglio di noce,
3 o 4 cucchiai di grana grattugiato,
4o 5 cracker di riso,
sale,
olio.

Procedimento:

in un padellino spargete il grana ponete sul fuoco fino a che sarà sciolto, indi con una paletta giratelo a fatelo stare ancora un minuto sul fuoco, dopo rovesciate la cialdina sua una tazza e delicatamente fatele prendere una forma a coppa, fate in fretta se raffredda non è più malleabile, nel frattempo lavate e asciugate le insalatine, la vate la mela, 
 togliete il torsolo e riducetene un quarto a dadini mettetela nell'insalata e condite con l'olio e salate (non troppo il grana e lo speck sono già salati), prima di portare in tavola componete il piatto, prendete la cialdina di grana riempitela di insalata con la mela, adagiate sopra le fette di speck e la noce, accanto ponete i cracker di riso. Le cialdine si possono preparare in anticipo ma vanno riempite all'ultimo, il rischio è che sennò si ammoscino.



CREPES AL RADICCHIO E TALEGGIO

Ingredienti (10 crepes medio-piccole):

per la pastella:
160 g di farina di riso,
2 uova grandi,
120 ml ca. di latte,
2 cucchiai abbondanti di olio evo,
sale.

per il condimento:
800 g  ca di radicchio (io ho usato il tondo),
200 g  di taleggio,
5 fette di speck,
grana grattugiato,
olio,
aglio,
burro,
sale.

per la besciamella:
25 g di burro,
25 g di fecola,
250 ml di latte,
sale,
noce moscata,
pepe.

Procedimento:

per prima cosa preparate le crepes, in una ciotola mettete la farina di riso, le uova e l'olio iniziate a mescolare il tutto con una frusta e versate il latte a filo fino a ottenere una pastella piuttosto liquida, salate e lasciate riposare per almeno un'ora. Dopo il riposo riprendete la pastella mescolatela, se dovesse essere troppo densa allungatela con un po' di latte, scaldate e imburrate un padellino antiaderente piccolo, con un mestolo versatevi una piccola quantità di pastella, quando la crepe si staccherà con una spatola giratela e fatela cuocere un minuto sull'altro lato, procedete così fino al termine della pastella, le crepe possono essere conservate anche per un giorno. Dedicatevi ora alla besciamella, in una pentolina fate sciogliere il burro, una volta sciolto amalgamatevi la fecola e fate cuocere per poco, unite poi il latte tiepido facendo attenzione a non creare grumi,  fate cuocere fino all'addensamento della salsa, una volta pronta salate, aromatizzate con la noce moscata grattugiata e il pepe.
Lasciate pure che la salsa raffreddi, lavate e mondate il radicchio, tagliatelo e ponetelo in una padella a cuocere con poco olio e uno spicchio d'aglio, salate e lasciate appassire, quando vedete che il radicchio ha perso quasi tutta la sua acqua spegnete il fuoco, attendete qualche minuto e strizzatelo bene con le mani. Tagliate a pezzetti il taleggio e a metà le fette di speck, componete i rotolini di crepes: prendete una crepe mettete al centro la mezza fetta di speck, sopra essa un mucchietto di radicchio e sopra ancora tre pezzettini di taleggio, arrotolate procedete così fino a esaurimanto degli ingredienti. Dopo imburrate una pirofila, spalmate sul fondo un po' di besciamella, disponete sopra i rotolini, meglio non si sovrappongano, una volta finita questa operazione, versate a cucchiate sopra la besciamella, completate con una spolverata di grana, ponete in forno a 200° per 15-20 minuti, servite caldo.

GATTO' DI RICOTTA CON LIGHT CURD ALL'ARANCIA

Ingredienti (4 monodosi):

per il gattò
250 g di ricotta,
50 g di zucchero,
1 uovo,
6 cubetti di cioccolato fondente,
aroma o scorza d'arancia,
sale,
burro.

per la crema:

1 arancia,
1 cucchiaio di zucchero,
1 cucchiaio di fecola.

per la decorazione:
zucchero a velo, o gluten free o ottenuto macinando in casa lo zucchero semolato.

Procedimento:

lavorate la ricotta con lo zucchero, lasciatela riposare per un po' di tempo (passaggio facoltativo), tagliate il cioccolato a pezzetti, separate il tuorlo dalla chiara e montate con un pizzico di sale quest'ultima a neve ben ferma, unite il tuorlo alla ricotta zuccherata e lavoarate il tutto con il frullino, aromatizzate, aggiungete il cioccolato e con movimenti delicati dal basso verso l'alto l'albume montato, disponete il composto in 4 pirottini imburrati, infornate in forno già caldoa 180° per 20- 25 minuti, controllate la cottura con uno stecchino, 

il gattò è buono sia tiepido sia freddo io l'ho servito freddo con il simil curd tiepido. Passiamo, appunto, al simil curd, spremete l'arancia, in un pentolino mescolate la fecola con lo zucchero, mettete il tutto a bagnomaria e piano piano, facendo attenzione a non formare grumi, aggiungete il succo d'arancia, attendete che addensi mescolando in continuazione, se volete una crema più liquida mettete meno fecola. Sformate i gattò, mettete sulla sommità o accanto il light curd, decorate con zucchero a velo.


Spero che il mio menu sia all'altezza del contest, inoltre eseguendo  queste ricette consglio caldamente le crepes di farina di riso sono, a mio giudizio, nettamente migliori di quelle di farina di frumento e la besciamella addensata con la fecola è di una finezza insuperabile: provatela!

giovedì 25 novembre 2010

Crocchette di Tacchino

Un po' di tempo fa avevo degli hamburger di tacchino in frigo, devo dir la verità, quando son al supermercato li compro, (o meglio li compravo ora ho capito che non fanno più per me!), sperando di risolvermi una cena, salvo poi consumarli contro voglia...così quella volta ho pensato di ricarvarne delle crocchette sicuramente più gustose del semplice hamburger...

Ingredienti:

400 g di tacchino tritato, o qualsiasi altra carne,
350 g di patate,
2 cucchiaio di grana grattugiato,
1 uovo,
farina q.b.,
pepe,
sale,
erbe aromatiche a scelta

Procedimento:

mettete le patate con la buccia a lessare in acqua salata, quando sono cotte, sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, quando si sono poco più fredde mescolatele alla carne tritata, aggiungete il formaggio, il pepe le erbe aromatiche, in base alla consistenza decidete se aggiungere l'uovo intero o solamente il tuorlo mescolate bene il tutto e salate,


con le mai infarinate ricavate delle palline di eguali dimensioni, potete friggerle, ma se volete potete anche cuocerle su una teglia foderata di carta forno in forno a 200° per 20-25 minuti, girandole di tanto in tanto. Servite calde magari con un con un'insalata mista.

lunedì 22 novembre 2010

Torta con Crema di Cocco

Questa torta nasce dalla voglia di creare un dolce speciale per festeggiare un evento speciale...E' piaciuta molto aveva un gusto molto delicato, raffinato, quasi! Spero le foto rendano abbastanza e che le vostre pupille gradiscano! La base è un pan di spagna molto leggero e versatile, è quello che uso di solito io...


Ingredienti:

per il pan di spagna

3 uova,
120 g di zucchero,
80 g di farina,
40 g di fecola,
1 bustina di vanillina

per la crema:

250 ml di latte,
3 cucchiai di cocco disidratato e grattugiato,
3 cucchiai di zucchero,
2 cucchiai di fecola
150 ml di panna

per la decorazione:
2 cucchiai di cocco,
100 g di cioccolato bianco,
un po'di latte o batida de coco o rum bianco,
Raffaello Ferrero o se preferite farli voi andate qui.

Procedimento:

sarebbe meglio preparaste il pan di spagna il giorno prima. Iniziate montando le uova intere con lo zucchero per almeno 5 minuti, servitevi di fruste elettriche, quando le uova son bianche e spumose amalgamate a esse con un cucchiaio la farina, le fecola e la vanillina, facendole cadere da un setaccio.Versate il composto nella teglia imburrata e infarinata (da 26 cm se volete ottenere due dischi di p.d.s. da 20-22 cm se ne volete ricavare tre), infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti circa.
Preparate la crema: fate scaldare il latte con i tre cucchiai di cocco, per farlo insaporire, in una bastardella mettete i due cucchiai di fecola e i tre di zucchero e mescolando versate a filo il latte filtrato, se volete potete anche evitare questo passaggio, fate cuocere la crema,  finché non addensa, mescolando con una frusta. Quando la crema è pronta fatela raffreddare, intanto montate la panna e tenetela da parte in frigo. Ora tagliate in due il pan di spagna, bagnatelo con un po' di latte aromatizzato al cocco(fate lo stesso procedimento di prima) o con un po' di liquore, unite la panna con movimenti dal basso verso l'alto alla crema di latte e cocco fredda, spalmate il tutto, conservandone un paio di cucchiai, su uno dei due dischi di p.d.s. e ricomponete il dolce. Spalmate i due cucchiai conservati da parte su tutta la superficie della torta e cospargete con il cocco disidratato. 
A bagnomaria o al microonde sciogliete il cioccolato bianco e aiutandovi con un coltello o il dorso di un cucchiaio fate delle strisce su un foglio di carta forno, per velocizzare fate raffreddare il tutto in congelatore, quando il cioccolato è di nuovo solido, tagliate dalle strisce dei rettangoli, tipo placchette, e attaccateli sui bordi della torta. Ponete in frigo fino al consumo, decorate poco prima di servire con qualche Raffaello acqustitato o preparato da voi!.

martedì 16 novembre 2010

Torta di zucca , mele e ricotta...dolce!

Ebbene sì oggi mi son data alla sperimentazione avevo della zucca, della ricotta e alcune mele, la ricotta e la zucca erano assolutamente da consumare, quindi ho pensato di "schiaffarle" dentro un dolce, la ricetta non esisteva così me la son fatta da me!


 Ingredienti:

250 g di ricotta,
200 g di zucca cotta al forno,
225 g di zucchero di canna (se la preferite dolce mettetene un po' di più),
300 g di farina,
3 uova,
4 mele medio grandi,
cannella,
noce moscata,
macinata misto pepe,
1 bustina di vanillina,
1 bustina di lievito per dolci,
1 pizz. di sale.

Procedimento:

frullate col minipimer la ricotta con la zucca, finchè ottenete una crema vellutata, aggiungete lo zucchero e mescolate con un cucchiaio, separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve con un pizzico di sale; 
unite i tuorli uno alla volta al composto di zucca, ricotta e zucchero aiutandovi con le fruste elettriche,sempre mescolando con esse incorporate la farina addizionata della vanillina, una volta terminata questa operazione, aggiungete al composto nelle quantità che preferite: la cannella, la noce moscata, il misto di pepe, da ultimo unite il lievito setacciato. Mescolando dal basso verso l'alto incorporate poco alla volta gli albumi montati a neve. Sbucciate le mele, tagliatene 1 e mezza a dadini e mettetela nell'impasto, versate il tutto dentro una teglia da 28 cm di diametro imburrata e infarinata, decorate la superficie della torta con le mele rimaste tagliate a fettine, cospargete la superficie con dello zucchero di canna e una spolverata di cannella. 



Ponete in forno già caldo a 180°per 45 minuti circa. Spero il mio pseudo esperimento sia di vostro gradimento! E' ottima a merenda e a colazione!

giovedì 11 novembre 2010

Torta Salata di Zucca e Mele.

Oggi un post senza particolari riferimenti all'attualità se non quella mia strettamente personale, vale a dire avevo un pezzo di zucca in frigo ed ero indecisa sulla degna fine da fargli fare...ho pensato un attimo..ed ecco qui la torta!

Ingredienti:

1 rotolo di pasta brisé ( oppure fate la vostra solita!),
1 pezzo di zucca mondato di circa 500 g,
2 mele golden medio-piccole,
100 g di pancetta affumicata,
pan grattato,
rosmarino,
aglio secco tritato fine,
sale,
1 macinata di misto di pepe.

Procedimento:

tagliate la zucca a fettine e porla ad asciugare in forno a 200° per 20-25 minuti circa, sbucciate e tagliate a fettine le mele, mettetele in un pentola con un dito d'acqua, lasciarle scottare finchè non tenere, cioè appena si sente l'odore di mela cotta, fate soffrigere la pancetta in un padellino antiaderente con un rametto di rosmarino tritato e una presa d'aglio secco, fate rosolare e spegnete. Prendete il rotolo di pasta brisé e spolveratelo con il pane grattato e iniziate a disporre le fettine di mela e di zucca in modo alternato, salate, pepate e spargete un altro rametto di rosmarino tritato, ora aggiungete la pancetta con il grasso scioltosi(se vi piace), spargetela uniformemente su tutta la supreficie, un'altra spolverata di pan grattato e ponete in forno già caldo a 180°-200° per 30-35 minuti, servite tiepida!

Con questa torta partecipo alla Raccolta di Rebecca del blog Non tollero il Lattosio



e anche alla Raccolta di Veronica del blog Cucina Deliziosa


mercoledì 10 novembre 2010

Metti un finocchio a cena: insalata di finocchi, arance e rucola!

Oggi partecipo a un'iniziativa, partita da alcune food blogger, per protestare a modo nostro contro la discriminazione attuata (fosse la prima volta che ne fa una!) la settimana scorsa dal Nostro Premier nei confronti degli omossessuali direttamente e indirettamente anche contro le donne...Per chi non ricordasse la frase di Mister B., la cito: meglio che il premeier sia appassionato di belle donne che gay! Ma io dico, ma si può dire una cosa del genere, potrebbe essere mal riuscita battuta, fatta da un rozzo in un bar di quart'ordine...Non ci sono parole per commentare degnamente questa frase, è mancanza di cultura e di sensibilità, ma poi voglio dire, la situazione è già incresciosa minorenni, favoritismi, festini, scorte utilizzate per le varie escort...e lui cosa fa?! Una bella battuta per sdramattizzare! Peccato che le battute non siano il suo forte, ricordo quella su Obama, definito un tipo un po'abbronzato.. Forse non si accorge che, anche quando fa le sue simpatiche battute, non è un semplice cittadino, ma il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana e che inevitabilmente le sue parole fanno il giro del mondo, facendo apparire gli italiani un popolo che fa discriminazioni...

  Metti un finocchio a cena


Passiamo ora al piatto a base di finocchio, una semplice insalata invernale, è leggera così Mister B. non si appesantisce e le sue perfomance non ne risentono!!! AhAhAh!


 Ingredienti(per 1 pers.):
1 finocchio,
1 arancia,
1 mazzetto di rucola,
noci o pistacchi ( facoltativo, io non li avevo)
olio evo,
sale,
pepe.

Procedimento:

mondate, lavate e tagliate a fettine sottilissime il finocchio, sbucciate a vivo l'arancia, lavate e tagliuzzate la rucola, mettete tutti gli ingredienti in una ciotola, condite con olio, sale e pepe e ...




...gustate!

martedì 9 novembre 2010

Un post apposta per la protesta...

Salve a tutti!
Crollo Schola Armaturarum
Oggi non vi propongo una ricetta, ma ho la necessità impellente di dire qualcosa circa i beni culturali in Italia. Essi versano in condizione disastrosa, i fondi non ci sono e quei pochi sono distribuiti male, nessuno svolge un lavoro serio per tutelarli, anzi forse sono proprio ignorati, finché non succede qualcosa di grave, tipo il crollo della Schola Armaturarum.
o quello che ha interessato parte della Domus Aurea nel Marzo scorso. Quando accadono episodi di tale gravità sono tutti pronti a scandalizzarsi, a scaricare le colpe gli uni sugli altri e a dire che non si fa abbastanza...La verità è che non è semplice trovare un colpevole, perché molto spesso non ce n'è uno solo, la verità è che in Italia non c'è coscienza per la tutela, si fa sempre tutto troppo tardi e molto spesso non si può rimediare e leccarsi le ferite è l'unica cosa che si possa fare...
Crollo grottone Domus Aurea
 Poi ci sono le odiose scuse/giustificazioni la più inflazionata è:" Possediamo più del 60% del patrimonio culturale mondiale, pretendere di vigilare su tutto è impossibile..." A parte il fatto che questa percentuale è sovra stimata, in quanto utilizza criteri europo-centrici, ma quindi possedere tantissimi beni culturali autorizza a mandarli in malora? In Italia non c'è coscienza  dei beni culturali servono per recuperare voti in campagna elettorale, promettendo di occuparsene, oppure a fare spot, nei quali, usando degli odiosi stereotipi, si citano le caratteristiche migliori del nostro Paese. Ma la vera promozione dell'Italia nel mondo proviene, ahimé, da episodi come quello del crollo di Pompei dell'altro giorno...Quelli sì che fanno il giro del mondo, non è tanto per il fatto che per l'ennesima volta facciamo la figura dei Cialtroni agli occhi del mondo, ma quanto per le ferite che infliggiamo al nostro passato ...tra l'altro i beni vittima della nostra incuria non sono solo nostri, ma dell'intera umanità...
L'Italia possiede, o meglio potrebbe possedere(se sapesse valorizzarli), nei suoi beni culturali il suo petrolio o il suo oro, per citare il titolo della puntata di Presadiretta del 27 settembre 2009, nella quale si faceva una panoramica sulla disastrosa condizione in cui versa il settore culturale nel nostro Paese.
 Il problema mi tocca da vicino, perché come si vede dal sottotitolo del mio blog mi occupo di archeologia, settore quanto mai trascurato dalle "istituzioni"e dal "popolo", basti dire che ogni volta che dico quello che ho studiato, il mio interlocutore di turno mi sorride e con aria sorniona/sadica mi chiede" E poi/ora cosa fai?!" Ed è sempre un pugno allo stomaco, perché basta guardarsi intorno per vedere che ci sarebbero un sacco di attività da fare, non solo scavi, ma tutela, valorizzazione, nuovi studi...con tutto il patrimonio che abbiamo dovremmo essere i laureati giusti nel paese giusto, ma non è così...purtroppo...Girano troppi pochi soldi intorno alla cultura perché sia interessante, ma questo perché nessun governo di nessuna bandiera è riuscito a rendere redditizio il settore culturale, cosa che, invece, avviene in tantissimi altri Paesi...In conclusione il nostro patrimonio culturale rischia la rovina totale e chi se ne potrebbe occupare deve re-inventarsi/riciclarsi in altre professioni, salvo recarsi all'estero a occuparsi di patrimonio altrui...Tutto ciò è molto amaro, non ci resta che sperare che gli italiani inizino a formarsi una propria coscienza, che li porti a conoscere e a rispettare il nostro patrimonio e che qualche persona illuminata, rivesta la carica di Ministra/o dei Beni Culturali, cambi le cose e si interessi dei veri problemi e non di fare polemica per i film italiani in concorso a Cannes ...

sabato 6 novembre 2010

Primo piatto universitario: pasta al tonno!

L'altro giorno girovagando tra i foodblog, mi sono imbattuta ne Il Pomodoro rosso..Cucina per Studenti..in Rome, un blog molto carino, l'autrice, Cleare, ha lanciato un bel contest sui piatti che possono cucinare gli studenti universitari fuori sede, che nella maggior parte dei casi hanno pochi attrezzi, poco spazio in cucina, poco tempo e, a volte, pure pochi soldini...Per maggiori dettagli vi rimando direttamente alle sue parole:

  



Io partecipo con la pasta al tonno, ovviamente quello in scatola! E' un must della cucina universitaria, in quanto è facilmente realizzabile sia per gli ingredienti pochi e semplici da avere a disposizione e sia per il costo minimo!

Ingredienti ( per 1 pers.):

 100 g di pasta, meglio se penne o mezze penne,
1 scatoletta di tonno da 80 g ( va bene pure di più),
1/4 di cipolla media (meglio se bianca),
olio,
prezzemolo,
peperoncino,
sale,
grana grattugiato (facoltativo).

Procedimento:

salate e pepate; se necessario aggiungete un po' d'acqua, mettete l'acqua sul fuoco, nel frattempo tagliate la cipolla (la mia era una cipolla rossa, cambia il colore, ma il gusto dolce è ottimo) sottile e mettetela in una padella a soffriggere con un po' di olio, quando è imbiondita aggiungete il tonno sgocciolato, ma non del tutto,
salate l'acqua di cottura della pasta e buttate la pasta, qunado la pasta è cotta, ma ancora un po' al dente, scolatela e fatela saltare in padella col tonno, mescolate per qulache minuto in modo che la pasta si amalgami bene col condimento, spegnete il fuoco e aggiungete il prezzemolo, servite subito con una spolverata di grana o di prezzemolo, se piace!

martedì 2 novembre 2010

Bicchieri di mele

Eccomi di nuovo qua dopo un po' di vacanze, passate per la maggior parte del tempo coi piedi sotto il tavolo! I bicchieri in generale sono una versione forse più in voga l'estate, ma questi, data la loro semplice bontà, si trovano spesso al termine di una mia cena autunnale o invernale!

Ingredienti (per1 pers.):

1 mela golden,
1 cucchiaino o 2 di zucchero, meglio se di canna (facoltativo),
6 amaretti secchi,
1 pallina di gelato alla panna o alla crema,
cannella.

Procedimento:

sbucciate la mela e tagliatela a fettine sottili, ma non troppo, mettetela in un contenitore adatto al microonde, mettete lo zucchero se vi va ( si può omettere in caso di mele molto dolci o quando, come in questo caso, si usano gli amaretti), sbriciolate un amaretto, spolverate abbondantemente con la cannella, passate al microonde media intensità per 2 o 3 minuti circa, a metà tempo date una rimestata. Una volta che la mela è cotta trasferitela in un bicchiere sul cui fondo avrete sbriciolato 2 amaretti, anche sulla mela stessa sbriciolate 2 amaretti, mettete ora la pallina di gelato, decorate con un amaretto intero e servite subito, affinchè il gelato non si sciolga del tutto.

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